Il Memorial Cirillo, anche per il 2018, si è riproposto come tappa 500 del tour nazionale, ma, a differenza del suo omologo in terra piemontese (almeno in termini numerici), ha messo a dura prova il bagaglio tecnico dei giocatori, 99 anche quest’anno, a caccia di uno dei 16 posti utili per l’accesso ad una semifinale … sprint. Due soli giocatori sopra quota 1.300 (Radi: 1.382; De Angelis: 1.321) e soglia d’accesso praticamente a 1.200, con 9 atleti di fascia 1, 5 di fascia 2, 1 di fascia 3 ed una sola donna (!). Numeri di un torneo che, a suo modo, ha fatto selezione, ma ha saputo mantenersi anche molto aperto, riservando non pochi colpi di scena negli step di finale. Il riporto del 30% ha accorciato di molto la classifica e diversamente, considerato che le partite previste erano solo 4, non poteva essere. Rispetto alle qualificazioni, la griglia è stata ridisegnata, praticamente, con lo spostamento di un blocco di tre giocatori, di centro classifica, in avanti: Coppola, Formisano e Fiorentino sono, infatti, passati dal sesto, settimo ed ottavo posto ai primi tre, nello stesso ordine, con personali, al netto dei riporti, di 862, 861 e 836. Non è mancata, al torneo, neanche l’amarezza, che, al contrario, ha abbondato: dalla Claudia Annella dei Killer Pins, prima esclusa alle qualificazioni per 8 birilli, a Luigi Gifuni del Bowling & Co, fuori dagli step di finale per 3. Ma anche a chi è andato più avanti, il torneo non ha negato sorprese “amare”. Ben lo sanno i due alfieri del Delirium: Tommaso Radi ed Antonino Fiorentino. Il romano, entrato in scena al secondo step di finale, era ad un passo dal passaggio turno, salvo essere bruscamente fermato da uno spare non convertito, al decimo frame, che gli è costato anche la posizione in classifica (a favore della Melania Rossi); il bimane bolognese, ad uno step da quello per il titolo, invece, ha calato la sua mano vincente sul tavolo (230), salvo incrociarne una migliore infilata da Giacomo Buonanno (249), che, di contro, aveva fatto ben fruttare il “regalo”, fatto da Radi nel turno precedente. Un regalo spacchettato al termine del match decisivo, giocato contro un ex di Napoli, quel Giampiero Coppola che, in semifinale, aveva ben impressionato gli avversari (193 – 214 – 262 – 193). Il match si è mantenuto equilibratissimo, con una differenza di 1 solo birillo, fino al nono frame, quando il Presidente del Bc Superstrike ha messo la freccia staccando l’avversario (203-173). Organizzato, giocato e vinto … decisamente un week end positivo per il … direttore d’orchestra casertano.

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