Griglia di partenza a 12 definita, per il Grandi Marche, che prenderà il via il giorno 23 Ottobre alle ore 20.15. Nell’attesa ancora due appuntamenti col volante a squadra, per ultimare la preparazione, nei giorni 9 e 16 Ottobre ore 20.15. Nel corso della prossima settimana verrà presentato il calendario ed il regolamento, che nella sostanza ripropone lo stesso format dello scorso anno.

Il Campionato Italiano di Singolo, di fatto, chiude la stagione agonistica, in quanto regina delle manifestazioni in calendario. In tanti, infatti, lavorano, lottano ed investono risorse mentali e fisiche per giungere pronti all’appuntamento che incorona il giocatore Top della stagione e, nel caso delle massime categorie, definisce i rappresentanti nazionali per i Campionati Europei. Il titolo di questo articolo sintetizza al meglio lo stato di parte del nostro movimento: “conferme” da parte dei soliti noti, oggettivamente ed indiscutibilmente due spanne sopra la media, e “azzurre”, visto che a guardare i podi, in pratica, ci ritroviamo su le due nazionali, ma anche, pur se non appare nel titolo, “imbarazzo”. Imbarazzo nel sottolineare, ancora una volta, la forza e la superiorità di un gruppo, nella massima categoria maschile, che andrebbe trasportato in blocco in nazionale per direttissima. Per loro non servono, certo, le nostre parole, parlano i numeri, i freddi numeri: per il secondo anno consecutivo, infatti, hanno portato a casa i titoli del doppio, della world cup e del singolo (scorso anno tripletta riuscita a Fiorentino) e per il 2017 hanno presentato 4 finalisti su 4 partecipanti, di cui 3 a podio, ovvero il 75% della presenza. Unico a reggere ancora il ritmo è il sempre verde Maurizio Celli (Galeone), che porta a casa il bronzo (insieme a Tommaso Radi), mentre Pongolini e Fiorentino, ancora una volta monopolizzano la scena, con oro e argento rispettivamente. Stesso discorso può essere esteso al settore femminile, dove l’asse Palermo-Torino ci presenta le “terribili” 4 azzurre: Giada Di Martino – Helga Di Benedetto (Crackerjack), Alessandra Morra – Daniela Buzzelli (Amici del King). Un divario netto, nettissimo con le colleghe: dai 200 e spiccioli delle prime 4 ai 180 delle prime inseguitrici. Divario che fra loro, invece, si azzera quasi, specie nei match play giocati, vinti e persi nell’ordine di 1 birillo, come nel caso dell’incontro di finale fra la Di Martino e la Morra: 150-149; 255-256; 215-184. Per età e per esperienza sono loro il nostro presente e, in parte, il nostro futuro e senza che nessuno si senta tirato in ballo, snobbato o ferito nelle aspettative, spetta a loro mantenere alto il nome del nostro movimento, entro e fuori i confini nazionali. Ciò per il presente … in attesa che anche i medagliati delle altre categorie possano vivere lunghi momenti di gloria e contribuire ad alzare la soglia della qualità del bowling nazionale.