Poche sono le certezze nella vita. Men che meno nel bowling. Ma quando si parla di coppie e di bowling, insieme, ecco che quelle poche certezze emergono in maniera lampante. Una di queste, senza voler far torto alle altre, è che fra le più solide e brillanti coppie di bowling, anche alla luce dei loro rispettivi palmares, spicca quella composta dalla Helga Di Benedetto e Francesco Bellomonte, del Crackerjack di Palermo. Vicini al par in qualificazione (2.398), anche se dietro i padroni di casa del Galeone (Primavera – Minarelli), dell’AS 2001 (Viani – Benvenuti) e del Red & Black, composto da un’altra coppia assai affiatata, dentro e fuori le piste (Ferina – Boccato), il duo siciliano ha saputo mantenere il ritmo in semifinale, con la Helga “Nazionale” a togliere, in più di un occasione, le cosiddette castagne dal fuoco. Con la politica dei piccoli passi, sono, così, passati dal quarto posto in qualificazione, al terzo dopo la semifinale. Posizione utile per evitare di incrociare, subito, nel match play, le bocce con i primi classificati: i piemontesi del King (Alessandra Morra e Marco Reviglio). Il primo round, quindi, li ha visti opposti all’AS 2001, che aveva confermato, in semifinale, il secondo posto ottenuto in qualificazione. Match sostanzialmente a senso unico (778-710) coi bolognesi che hanno pagato dazio per due partite decisamente sotto tono. Ancor più netta è stata la vittoria in finale (877-777), contro il Galeone. La squadra bolognese, che aveva superato di misura (755-745) quella piemontese del King, ha concesso troppo spazio agli avversari, con la Elisa Primavera, sostanzialmente, mai in partita (158-170). Per i siciliani, dunque, quasi una passerella, con i due atleti affiatati anche nello score finale: 429 e 448 rispettivamente. Meglio di così!

Colpo Melluso, nel posticipo della 17° giornata, che batte, nello scontro diretto (4-0) il Pub Ten, salendo al sesto posto, in solitario, con un vantaggio di +1.5 sulla zona promozione e ad un tiro di schioppo dall’Axioma. La squadra Torrese, che precede di mezzo punto la Melluso, si mantiene avanti grazie all’agevole vittoria sul fanalino di coda Ottica Pascotto (4-0). Torna alla vittoria (3-1) la capolista Spicchi d’Autore, contro la Caldarelli, e lo fa con una buona serie (2453), frutto delle prestazioni di Visconti (726) e di Isaia (667), con quest’ultimo che si avvicina anche al “300”, mettendo le mani sulla miglior partita maschile (289). Continua incessante la marcia della FB che disinnesca brillantemente la “grana” derby (2534-2383), con un netto 3-1 e si propone come vera antagonista della capolista. Il Caffè Borbone, infine, incassa facile i 4 punti, contro Archè, avvicinando il terzo posto, mentre l’Old Friends è l’unica squadra, del blocco di coda, a vincere (3-1 su 1926).

30 giorni alla finale del Città di Napoli e 36 sono le squadre accreditate al momento. Un risultato interessante, alla luce dell’attuale status del movimento nazionale e della contemporaneità col Memorial Grossi (sempre specialità a squadra) in programma a Milano. Manca all’appello ancora qualche squadra partenopea e la speranza di toccare quota 40 è più che concreta. Nonostante le griglie d’iscrizione dicano che i turni del sabato sono completi, l’organizzazione, per raggiungere l’obiettivo, si attiverà in ogni modo per incrociare le esigenze di nuove squadre. Nel corso della prossima settimana (la prima del mese di Marzo), inoltre, sarà messo on line il condizionamento delle piste. Al momento è al vaglio una collaborazione fra i due tornei per presentare un grafico, sulla carta, simile se non identico.

Cade, dopo 16 giornate, per mano della FB, più volte etichettata come squadra più in forma del momento, la capolista Spicchi d’Autore. La sconfitta (1-3) non incide sulla classifica, che la vede sempre avanti, con un vantaggio di +6 sulla seconda, ma ne evidenzia lacune nascoste dalle prestazioni recenti: squadra votata all’attacco e poco propensa a difendersi in momenti di difficoltà. E la difficoltà (aggravata dalla Tv sintonizzata sulla partita del Napoli) è stata comune a tutte le squadre, impegnate su un pattern che ha messo in luce i limiti di molti. Rispetto alla debacle numerica della passata settimana, infatti, si è registrata un’ulteriore flessione verso il basso, con una media globale di 178! Nel buio, tuttavia, ha fatto luce, ancora una volta, la FB, alla sua quarta vittoria consecutiva, trascinata da un super “Peppe” Frasca (686) che mantiene la squadra nei piani alti, di un soffio (0.5) dietro ai “cugini” della Ricola, vincenti 4-0 sull’Ottica Pascotto. Vittorie anche per Caffè Borbone, Pub Ten ed Axioma, tutte col medesimo risultato di 3-1, rispettivamente contro Melluso, Caldarelli ed Old Friends. Curiosità: tutte e tre hanno ribaltato lo 0-1 iniziale. Per la Melluso, sconfitta quasi indolore. Il punto conquistato le permette, infatti, di rimanere agganciata al treno play off.

Confermarsi, da un anno all’altro, di per se è già un buon traguardo. Se poi quel dato lo si riesce, anche se di poco, a migliorare, il risultato che ne consegue è ancora più soddisfacente. Gli 804 partecipanti totali, al primo appuntamento del Tour 250, sono la conferma che la strada intrapresa, benchè presenti, come è ovvio che possa essere, delle incongruenze, sia quella giusta, per infondere nuovo entusiasmo nei giocatori italiani, vecchi e nuovi. Il primo week end ufficiale ha presentato ben 10 tornei, da Nord a Sud isole comprese con qualche conferma, molte sorprese, un piacevole “ritorno” ed un curioso parallelo fra bowling e calcio. Roma e Biella sono stati i due tornei che hanno fatto registrare il maggior numero di partecipanti, 144 e 131 rispettivamente, e presentato delle conferme quasi scontate. In primis, il dominio di Tommaso Radi, romano, anche se tesserato per i Delirium, che, dopo aver “marcato” da vicino Marsili, in qualificazione (1.343-1.355), lo ha staccato, prima, in semifinale (1.464-1.374) e poi battuto in finale (245-203). A “Tommy” ha fatto da contraltare la forza ed il talento di Luca Osella, dei Cobra, che ha giocato un torneo, a Biella, pressochè impeccabile, sbagliando, di fatto, una sola partita, la prima (186). Per lui qualificazione chiusa a 1.356 e semifinale a 1.438, quanto basta per mantenersi davanti a Luciano Marsero, del Real Team, che aveva sfiorato il 300 e a Marco Boccato del Red and Black, battuto poi (215-188) nel match per il titolo. Il capitolo delle sorprese, invece, è piuttosto ampio. In cinque tornei (Modena, Salerno, Bitonto, Milano e Palermo) il verdetto delle qualificazioni è stato sovvertito in finale, dove hanno prevalso giocatori che si erano assestati fra il quarto (in 3 casi) ed il sesto posto (nei restanti 2). A Modena è toccato a Mirko Nannetti del Galeone. A Salerno, ad Aldo Iorio, del Thunderbowl. A Palermo, a Filippo Glorioso dell’Advance. Tutti partiti dal quarto posto in qualificazione ed esplosi in semifinale, anche se quest’ultimo ha dovuto soffrire qualche … camicia in più per arrivare sul gradino più alto. A Milano e a Bitonto, invece, la scalata al titolo è partita addirittura dal sesto posto, con Romeo Jr Ogao del Thunderbowl Milano che ha battuto Fabrizio Maruffi, dello Split Varese, risalito addirittura dal 13° posto. In Puglia, in un’affare tutto in famiglia, è stato Angelo Delvino a lanciare la scalata, partendo dal sesto posto e chiudendo primo semifinali e torneo, grazie alla vittoria (236-217) su Claudio Angeloantonio. Sul … piacevole ritorno … alla vittoria, credo di andare a colpo sicuro, sottolineando quella di Federico Rossi, nel torneo di casa a Valdera. Primo indiscusso sia in qualificazione (anche se in coabitazione con Maltinti) sia in semifinale, Rossi ha sigillato il titolo con un match da “stellina” (265-181) battendo Matteo Bonanno degli Stroker. Infine, il parallelo “bowling – calcio”, emerso in quel di Castelfranco. Nel duello “casalingo” fra Geremia Salvagno e Franco Zambon ha prevalso il secondo che, di fatto, ha sbagliato solo la prima partita (192) nell’intero torneo. Per Salvagno, sfortunatamente, altra finale persa. Quasi un ironico parallelo con la propria squadra calcistica del cuore! (Provate ad indovinare) Il quadro dei tornei è chiuso dalla Sardegna, che ha premiato Matteo Senna del Black Sheep. Rimasto quasi in posizione d’attesa, l’atleta, dopo aver chiuso secondo in qualificazione e terzo in semifinale, ha assestato i due colpi vincenti al momento giusto. Quanto basta per aver ragione di De Vecchi e Scuderi.

Giornata da archiviare, sotto il profilo meteo e di gioco, la quarta di ritorno. Ad eccezione della FB, che batte 4-0 l’Axioma e sale addirittura al secondo posto, nessuna squadra riesce a salvarsi dal pantano di una prova generale in prospettiva Città di Napoli. La capolista mantiene ancora la sua imbattibilità, ma cede un punto al fanalino di coda Ottica Pascotto. Analoga cosa per la Ricola, che cede il punto all’Old Friends. La Melluso (3-1 su 1926) rientra nella Top 6 ed avvicina il Caffè Borbone, sconfitto (0-4) dalla Caldarelli che, insieme alla FB, è l’unica squadra ad aver sfiorato i 2.400. Benchè la classifica di testa sia ancora corta, con 6 squadre in 7 punti, sembra sempre più plausibile che saranno tre le contendenti per gli ultimi due posti utili per l’accesso ai play off. Si preannuncia, quindi, un finale … acceso.

Con la capolista in fuga, adesso a +9 sulle prime inseguitrici, i riflettori di questa terza giornata di ritorno sono tutti per la FB, che annichilisce il 1926 (2653-2204) e sale al quarto posto. Per la squadra di Di Prisco si tratta del nono risultato utile di fila. Una striscia, che le ha permesso di scalare, in maniera più che rapida, una classifica che, fino ad un paio di mesi fa, era più che deludente. Per una che sale, una scende … ed è la Melluso, che getta letteralmente alle ortiche un’occasione, di quelle irripetibili, contro la Ricola, apparsa più che distratta nella prima frazione di gara. Grazie alla sconfitta (0-4) del Pub Ten, contro l’Old Friends, il team di Quaranta è ancora agganciato al treno promozione, benchè settima. In coda, danno segni di vita sia Caldarelli sia Ottica Pascotto. Per entrambe 1 punto a testa, contro Axioma e Caffè Borbone, sintomo che ci sono mezzi ed uomini per dare fastidio a tutti e riscattare un terzo di torneo vissuto ai margini.

A più di 40 giorni dal via, il torneo registra già 20 squadre iscritte, per lo più sui turni di sabato trattandosi di formazioni fuori regione. Da oggi sarà possibile visionare le squadre iscritte attraverso la pagina del torneo, dove è stata aggiunta un’apposita sezione. Considerando il trend di partenza, l’edizione 2018, nonostante la concomitanza con Milano, che toglierà qualche squadra del centro italia, il numero complessivo di team partecipanti dovrebbe aggirarsi sopra le 30 unità, visto che dalla Campania si prospettano almeno altre 10 squadre.

Spicchi d’Autore è in fuga, dopo la vittoria rotonda sulla Melluso. Il suo vantaggio, adesso, è a +8 sul duo Ricola – Caffè Borbone. Per la Melluso, invece, seconda sconfitta netta consecutiva, e classifica che peggiora in maniera pericolosa, essendo passata, in quindici giorni, dal secondo al sesto posto. Crolla anche il Pub Ten, sconfitto per 4-0 dalla FB che ha agganciato il trenino di testa pur non avendo una media eccelsa (199), mentre l’Axioma sembra aver ritrovato il ritmo vincente di inizio stagione. Pari salvezza per il Caffè Borbone, grazie al regalo dell’Old Friends che, in controllo totale del match, stacca la spina con una partita d’anticipo. Vincono ancora Ricola e 1926. La formazione campione ritorna in una zona a lei consona dopo i passi falsi delle passate settimane, mentre il 1926 aggiunge un mattoncino al suo possibile “miracolo”. Caldarelli ed Ottica Pascotto chiudono la classifica, incapaci di portare a casa punti.

13 squadre in un giorno solo. Si apre nel migliore dei modi la fase di prenotazione del torneo, riservata, al momento, alle squadre di fuori regione. 6 per parte, con provenienza Lazio e Sicilia, si sono collocate nei due turni del sabato, mentre una squadra di Catania addirittura anticiperà al venerdì sera. Se il trend si manterrà così, per questa edizione si potrebbe ritornare a toccare quota 40 squadre.