Con la ripresa del campionato torna la rubrica “Il grandi marche da 1 a 10 frame”, da oggi disponibile nella sezione rubriche – news del grandi marche.

Prima giornata decisamente pirotecnica, per il Grandi Marche, con la sconfitta della Ricola (1-3 per mano di Archè), il pari rocambolesco fra Melluso ed Axioma e la vittoria dello Spicchi d’Autore (4-0 contro Old Friends). La formazione di Peppe Cuomo, che non vinceva all’esordio da più di una stagione, ha realizzato la miglior serie totale della serata (2.553) oltre alla miglior serie parziale con un 995, che ha già quasi il sapore della sentenza. 4 punti anche per il Pub Ten e per la Caldarelli, presentatasi ai nastri di partenza con la trazione … “rosa” (unica squadra tutta femminile). Vincono anche il Caffè Borbone (3-1 contro FB) ed Archè, che ferma i tre volte campioni della Ricola.

Vienna. Fra le capitali d’Europa di certo una delle principali in quanto a romanticismo. Una città ideale per vivere una favola. Scenario perfetto per le prestazioni, da protagonista, della maglia azzurra, quella indossata da Antonino Fiorentino ed Helga Di Benedetto. Tante volte, forse troppe, abbiamo visto e celebrato le serie e le prestazioni degli “stranieri”, in particolar modo degli scandinavi, considerando risultati nostrani come eccezioni alla regola (leggasi bronzo all’edizione scorso anno). Ed anche quest anno, almeno in partenza, il cliche (o meglio quasi una sarcastica critica tutta italiana) si è ripetuto, con gli osanna alla prestazione dello svedese Wetterberg, che, per carità, ha dimostrato, poi, nel corso della manifestazione, di meritarli, salvo però aver fatto prima i conti con un “qualcosa” che di certo ritornerà di notte sotto forma di incubo. Antonino Fiorentino, da Potenza, (da leggersi con la stessa enfasi della celebre scommessa equina in Febbre da Cavallo), ma trapiantato in Emilia per ragioni di studio. Uno delle colonne dell’asso pigliatutto dei Delirium, nonchè perno inamovibile della nostra nazionale. Il bimane azzurro ha disputato una gran qualificazione, chiudendo al secondo posto a 224 di media ed infilando, all’ultima partita, anche l’unico 300 del campionato. Ma non solo. Nel corso del primo step di finale ha ridotto, dato meramente statistico, il gap dallo svedese, che ha comandato sempre la classifica, da 280 e 25 birilli, lasciando chiaramente intendere la propria fame di medaglia. Una gestione, non si sa fino a che punto voluta, del secondo step di finale, ha offerto, come primo avversario, il francese Mouveroux, battuto 2-1 con l’ennesima partita over 260 del torneo. Quasi a voler anticipare quello che sarà lo spareggio per il mondiale di calcio, la finale ha visto opposti, anche qui, Svezia ed Italia. Avanti 1-0, grazie ad una di quelle chiusure che ti riescono forse una volta nella vita, Fiorentino ha saputo pareggiare i conti di prepotenza (225-268), prima di cedere il passo in maniera netta (246-196). Sul podio è medaglia d’argento. Di certo con l’amarezza di come poteva essere, ma anche con la consapevolezza di come sarà. Bronzo nel 2016. Argento nel 2017. Parafrasando il gergo della MotoGp, Fiore c’è. Un’assoluta certezza, che nei prossimi anni sarà l’incubo di molti. Chi è da tempo una certezza e di certo non un incubo (nel senso buono del termine) è la Helga Di Benedetto, che, dal canto suo, ha disputato un ottimo campionato, nel girone femminile, con una linearità da sottolineare nelle serie disputate. Ha passato in maniera agevole lo step delle qualificazioni e ha gestito al meglio il primo di finale. Tuttavia, il gap di 100 birilli, accumulato strada facendo nei confronti delle prime posizioni, era scoglio troppo arduo da superare in sole 4 partite. Vien da se che il settimo posto finale, unito alla medaglia, chiude in maniera più che positiva questa trasferta austriaca.

Si porta a conoscenza dei Presidenti di AA.SS. che, su richiesta dell’interessato, il giorno 4 Novembre 2017 ore 14.00, presso il Centro Bowling Oltremare, il Presidente Federale, Stefano Rossi, sarà presente in loco per illustrare la situazione regionale attuale e quella federale, in previsione della prossima stagione. Si raccomanda tutti di essere presenti.

Emilia Romagna e San Marino ancora una volta centro cruciale di una stagione che volge al termine. Questa volta è toccato alla Coppa Italia celebrare il proprio epilogo, anche se con modalità che hanno lasciato ampi strascichi polemici come vedremo. Il centro Sammarinese del Rose & Bowl ha ospitato le prime due fasce di categoria, con 25 squadre ai nastri di partenza, in lotta per uno dei 12 posti utili per l’accesso alla finale. Con medie non proprio eccelse, il Galeone, ad una manciata di birilli dal par, ha chiuso in testa le qualificazioni, trascinato dai Celli, padre e figlio, con due personali simili: 1266- 1268. La semifinale, giocata con sistema a punti e divisa in due gironi, ha visto primeggiare il Capitolium di Roma, in quello pari, con un vantaggio esiguo (50-46) sui Cobra di Milano, mentre il Galeone ha chiuso con più scioltezza, il dispari, precedendo il Dolmen 59-42. Nella finale per il primo e secondo posto, la differenza l’ha fatta ancora una volta Massimiliano Celli, unico ad andare sopra i 200 in un match decisamente falloso (728-696), mentre per il bronzo, il Cobra ha avuto la meglio sul team pugliese (735-707). A Casalecchio, invece, erano di scena le altre due fasce, con 39 squadre per 12 posti. Qui lo spunto di cronaca non è tanto per i risultati e le medie, tutto sommato in linea con le categorie, quanto per le polemiche sorte in relazione all’operazione di controllo bocce che di fatto ha stravolto, completamente, il verdetto emesso dalle piste. Al di la della reale situazione e dei provvedimenti che andavano presi e che sono stati presi dai giudici preposti, in tal sede, vorremmo soffermarci su due spunti d’analisi: in primis la tempistica di tale operazione, che per essere realmente efficace e “paritaria” per tutti, andrebbe effettuata ad inizio campionato e non a chiusura, ma è un qualcosa che stride con la nostra disponibilità di tempo; in secundis la regolamentazione delle schede bocce, che a parer nostro andrebbero certificate da persona abilitata e non trascritte, pro forma, in loco da ciascun giocatore (con le dovute eccezioni). La fretta, come in questo caso, potrebbe tirare, infatti, brutti scherzi. Resta la delusione, grande, grandissima e totale. Resta quella di chi, nonostante il risultato in pista, si è visto precludere la possibilità di giocarsi il titolo per un’errata trascrizione di numeri e/o lettere, ciò premesso che il resto della boccia fosse regolamentare. Resta quella di chi, a posteriori, ha preso coscienza di essere stato escluso dalla finale si, magari, per proprio demerito, ma preceduto da chi, a termine di regolamento, non ne aveva titolo. Tutto ciò richiederà certo l’attenzione degli organi preposti, ma non deve minimizzare, in alcun modo, il risultato sportivo finale. Un risultato che ha visto una doppietta per il team di Modena, che porta a casa oro ed argento, e il bronzo ottenuto dal Bc Magia, vincente, in maniera netta, sul Galeone (795-630).

Si informano tutti gli interessati che il previsto inizio del Grandi Marche è posticipato a Lunedì 30 Ottobre 2017, per la necessità di informare le parti sulle obbligatorie scadenze di pagamento richieste dal centro ospitante. Altresì, si coglie l’occasione per ribadire che il centro è responsabile per i soli sponsor partner direttamente riconducibili e non per quelli “esterni”. In caso di defezioni, calendario e format saranno adeguati al nuovo numero di partecipanti. In attesa della data d’inizio, Lunedì 23 Ottobre sarà organizzato un ulteriore torneo volante a squadra.