Nell’ultimo triennio, grazie ad internet, siamo riusciti a fissare, nella memoria dei più, i momenti agonistici principali del bowling nazionale, quasi in “real time“, segno che, come spesso si sente dire, in barba a chi da tempo cavalca il mostro della cosiddetta crisi, … “c’è vita su Marte”. Un’affermazione vera, tuttavia, solo in alcune zone del nostro stivale, ma che, al contrario, ci torna difficile ritrovare in un contesto locale quale la regione Campania. Per anni realtà di peso, sia in termini politici sia numerici, la Campania vive oggi praticamente fuori dal “circus”, incapace di reggersi, autonomamente, sulle proprie gambe. Esistono ancora piccole nicchie, che si adoperano per sostenere il movimento, a partire dalla base, ma sembrano quasi gocce in un mare infinito. Scelte aziendali, diverse fra loro, hanno fatto diminuire, nel tempo, drasticamente il numero delle piste disponibili (media: 11.60) e sparire, nel vero senso della parola, molte altre. Un pantano, che priva i giocatori di poter vivere, in casa, un Campionato Italiano, piuttosto che per un’Associazione Sportiva sperare nell’ampio contributo, numerico, di altre regioni, per condurre in porto un torneo del circuito. Eppure, come sempre ottimisti per DNA, ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno. Il ritorno del Comitato Regionale, a seguito dell’incremento del numero delle associazioni iscritte, deve essere il primo step dal quale partire per una ricostruzione generale. Una ricostruzione che deve avvenire, in primis, con una sorta di rieducazione morale dei giocatori, per anni abbagliati dalle sirene di mecenati che, bontà loro, hanno, a torto, fatto intravedere i presupposti di uno pseudo professionismo, sparito in un batter di ciglia. 200 giocatori, con almeno una partita al proprio attivo, nel 2017, e 190 ad oggi (fonte crd fisb) sono davvero poca cosa. Manca il contributo, fondamentale, da parte della base. L’impegno di promuovere il bowling come si faceva un tempo. Inutile attribuire alla sede centrale o agli organi periferici colpe non direttamente ascrivibili a loro, se in tanti continuano a sostenere che il compito della promozione e dell’informazione spetta ad altri. Spetta a tutti, in base ai diversi livelli. E’ da qui che dobbiamo ripartire, prima che su … Marte la vita si estingua.

1 commento
  1. Damiano
    Damiano dice:

    Ciao Stefano, da due anni l’aziendale lentamente si sta spegnendo ma, tranne in Campania che grazie al signor Fortunato Murolo si è incrementato.
    Nel palazzo nessuno mi ha ascoltato su quello che stavamo andando incontro.
    Ultimamente ho pure detto che la Fisb non può essere sponsor dei tornei monetari o andare in contradizioni con i propri tornei regionali, e le ho proposto di fare il mese dei tornei Fisb e il mese dei mesi monetari, perché inizio anno e un gran casino.
    Ciao Damiano

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