E’ il Veneto, per questo 2017, ad ospitare la finale dei campionati italiani di doppio. A Portogruaro è di scena la top class maschile, con Fiorentino-Pongolini, del Delirium, chiamati a difendere il titolo conquistato lo scorso anno ed a caccia di una possibile storica doppietta, di specialità, mai realizzata da quando è stata istituita. Cammino praticamente spianato per il duo del team protagonista della stagione 2016. Unico a mantenersi sopra i 200 di media (3464 lo score delle qualificazioni) e con un vantaggio siderale sulla seconda, il Delirium deve solo gestire le 8 partite di semifinale per arrivare pronto ai match play, da giocarsi sulla distanza del totale di due partite. Col risultato scontato sulla prima posizione, l’attenzione si sposta su quelle di “rincalzo”: Bowling & Games e Cobra, secondi e terzi rispettivamente, perdono una posizione, a favore del Galeone dei Celli, padre e figlio, che dall’ottavo posto salgono fino al secondo. Proprio il Galeone sarà giustiziere dei milanesi, liquidati facile con un parziale di 752-689. Discorso diverso, invece, per il “Games”, che getta letteralmente alle ortiche il passaggio turno, con due partite sciagurate, una a testa per parziale, di Vaccaro e Sottile (154-162) uscendo sconfitti per soli 4 birilli (773-777)! Una volta scampato il pericolo, il Delirium riprende a macinare birilli in un “derby” da ex, contro il Galeone, battuto di misura: 822-803. Condizioni di gioco, dal punto di vista meramente numerico, diverse per la categoria M2, di scena a Montecchio Maggiore. Medie più alte (ben 16 i doppi in … doppia cifra) e molti capovolgimenti in classifica fra qualificazione e semifinale. Il saldo migliore lo incassa l’X-Centric con Coppola ed Isoppo, che passa dall’ottavo al quarto posto, acquisendo il diritto a giocarsi il titolo. La formazione toscana mette in riga prima l’AS 2001 di 25 birilli e poi il Nuovo Mondo (843-793), che aveva chiuso in testa le qualificazioni ed eliminato il Silver Fox nel primo turno 864-831. A Rubano, presso il Big Bowling, è toccato all’M3 scendere in pista. Categoria che ha visto vincere il BC Tatanka (Dante Sanfelici – William Grana), che si è mosso secondo la politica dei piccoli passi: dopo aver chiuso quinti le qualificazioni, infatti, centrano il passaggio al turno di finale, a danno delle Perle Nere, per poi assestare un primo colpo letale, battendo, nello scontro diretto (814-714), i siciliani dello Smiley, che fino a quel momento avevano viaggiato in modalità “Eurostar”. Più teso il match per il titolo, giocato contro i veneti del Portogruaro, ma con esito medesimo: 779-732. Allo Smiley, quindi, sfugge la possibile doppietta, ma non il titolo in fascia M4, conquistato in maniera netta da Enzo Sciuto e Roberto Spinella: +100 in qualificazione sui secondi; +300 in semifinale; e due turni di finale da Top Team: 855-698 contro Castelfranco e 825-776 contro gli Strokers. Per finire, il femminile: nella fascia F1-F2 si è assistito ad un vero e proprio ribaltone, se è vero che la coppia consolidata del King, Morra-Buzzelli, dopo aver chiuso al primo posto qualificazione e semifinale, è crollata contro il Red & Black della Ferina-Tiragallo (742-698), quarte, così come le atlete del Real Team (809-728), sconfitte in un derby tutto piemontese. Nella fascia F3-F4, invece, il titolo è andato all’All Star di Gelichi-Mastrogiacomo. Prime sia in qualificazione sia in semifinale, il duo ha dovuto battere ben due volte … l’Athena Team. Prima la formazione di Viani-La Russa, poi quella delle Caiti.
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